Prova costume
Due parole pericolosissime, al pari di: “stavi meglio con i capelli lunghi” che nel cervello femminile provocano un’onda anomala di sinapsi che, se non ci fosse lo schermo della televisione a dividerci, mio caro giornalista di Studio Aperto ti passerebbe la voglia di far sfilare tutti gli angeli di Victoria’s Secret in fila per sei col resto di due.
Ovunque si legge che la prova costume è alle porte e i telegiornali iniziano, neanche troppo timidamente, a tirar fuori dagli archivi i soliti servizi alla spiaggia di Mondello del 1996. Le immagini di repertorio, un po’ vintage, girano sempre quando sei seduta a tavola, col pranzo da 6500 calorie della domenica; magari in pieno pre-ciclo.
A me le prove non sono mai piaciute molto, le tagliatelle al ragù invece sì e dopo anni di diete selvagge e corse sfiancanti sui tapis roulant di tutta Milano è successa una cosa bellissima: mi sono piaciuta.
Ho smesso di provare a diventare ciò che fisicamente non sarei mai potuta essere e in quel momento ho visto tutto il mio potenziale. Un po’ come la storia dell’erba del vicino, ché la mia in fondo ha una bella punta di verde. In quel preciso istante ho smesso di subire la prova costume.
Ciò non significa fregarsene allegramente, anzi. Da quel momento però ho deciso che il giudice di me stessa sarei stata solo io. Mangio sano, faccio attività regolarmente, mi sento bene con il mio corpo e con i corpi degli altri. Provo a migliorarmi ogni giorno, e questo è un lavoro più ampio che non tocca solo il mio aspetto. Quando mi viene voglia di triturare sotto ai molari un sacchetto da 750 grammi di biscotti mi allontano dalla dispensa e se necessario la sigillo col Saratoga. Sì, quello del brava-Giovanna-brava. A volte riesco, altre ci piazzo pure la Nutella e poi mi perdono.
Fatta questa doverosa premessa ecco la mia super selezione di costumi per l’estate 2017.
Interi, bikini, sporty, ce n’è per tutte le forme quest’estate. Dagli interi con dettagli sulla schiena, perfetti per chi non ha proprio la pancia piatta, ai bikini con lo slip a vita alta con dettagli black and white per sottolineare la silhouette nei punti giusti.
Le righe alla marinara si rivelano sempre un grande must, in versione intera e a due pezzi. Le fantasie chic e romantiche sono perfette da abbinare a meravigliosi caftani dal sapore gitano.
Vichy e sporty per Asos Mix And Match
Sporty e maxi logo per Calvin Klein
Slip a vita alta e contrasti black and white per PrettyLittleThing
Intero con incroci a contesto sulla schiena per RVCA
Mix di fantasie per Twin Set Beachwear by Simona Barbieri
Intero fantasia per Twin Set Beachwear by Simona Barbieri
Intero con scollo sulla schiena per Billabong
Intero con elastico sul punto vita per Zulu and Zephyr
Bikini spalla larga per Oysho
Bikini geometrico con fasce per Oysho
Bikini alla marinara per Oysho
Intero a righe con scollo sulla schiena per Jack Wills
Bikini effetto batik e bikini in velluto per Triangle
E al posto del pareo per me tute e caftani ricamati, per allungare la giornata sulla sabbia fino all’aperitivo.
Oasis beach suit
Marybloom caftano
Twin Set by Simona Barbieri caftano
Twin Set by Simona Barbieri pantalone a palazzo
Per non sbagliare è importante scegliere il costume da bagno in base alla nostra fisicità, magari giocando con i contrasti cromatici per mettere in risalto i punti forti. Optiamo per ciò che ci mette a nostro agio perché è sacrosanto provare a migliorare il nostro aspetto ma è doveroso amarci per quelle che siamo. Sempre, anche la domenica con la lasagna in tavola e la Sampaio che sgambetta meravigliosa sulla passerella.